Il 18 gennaio l’Abruzzo, già in piena crisi maltempo, è stato scosso da quattro eventi sismici concentrati e abbastanza violenti. Intere zone del territorio sono rimaste isolate a causa della quantità di neve caduta, situazione aggravata ulteriormente dalla mancanza di acqua e luce. Tutto questo ha avuto il suo culmine nella sciagura che ha riguardato l’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara. La criticità delle condizioni meteo non ha permesso l’immediato intervento dei mezzi ad ala rotante, tant’è che i primi soccorritori hanno potuto raggiungere l’hotel via terra solo con l’ausilio degli sci, e soltanto dopo molte ore di lavoro per liberare la strada dai cumuli di neve i mezzi terrestri sono potuti arrivare in prossimità del luogo del disastro.
La mattina del 19 gennaio sono partiti all’alba i primi mezzi del nucleo elicotteri dei Vigili del Fuoco, dell’11° Reparto Volo della Polizia di Stato e della 3ª Sezione Volo Elicotteri della Guardia Costiera diretti verso Farindola. A seguire l’arrivo degli elicotteri del 118 e della Guardia di Finanza, mentre in serata è arrivato il supporto dei Carabinieri con il primo AB412 FIAMMA19. È iniziato così il primo giorno di emergenza dall’aeroporto di Pescara.
Il supporto dei mezzi aerei è stato fondamentale per raggiungere i centri isolati, consentire le evacuazioni e trasportare tutto il necessario per i soccorsi. Per questo, nei giorni successivi, l’aeroporto si è trasformato in un via vai continuo di mezzi, in una imponente macchina dei soccorsi che ha contato più di 30 elicotteri impegnati nelle operazioni.
Tra i primi a partire, DRAGO54, l’AB412 di base dei Vigili del Fuoco, assieme agli AB206 DRAGO10 e 24, coadiuvati nelle ore successive dall’arrivo dei colleghi di Roma, Bari, Torino e Arezzo: DRAGO63, 67, 66 e 53.
La Guardia Costiera ha operato con gli AW139 NEMO11 e 03, che grazie alla loro possibilità di operare voli in notturna hanno svolto un ruolo fondamentale anche nei giorni a seguire. Nella tarda sera del venerdì, infatti, hanno consentito il trasporto d’urgenza dei bambini superstiti dalla tragedia di Rigopiano verso la base del nucleo, dove il personale medico era in attesa per il trasferimento presso la locale struttura ospedaliera. La 3ª Sezione Volo Elicotteri della Guardia Costiera di Pescara è stata inaugurata il 21 gennaio 2016 (articolo), esattamente un anno prima, e grazie ai diversi addestramenti con il personale del 118 e del Soccorso Alpino ha dimostrato anche in questa occasione la propria importanza sul territorio, garantita dalla completa versatilità delle macchine e del personale operativo, dal mare alla montagna.
Il 118, già dalle prime ore, ha messo in campo gli AW139 I-HECO (Inaer Aviation) dell’elisoccorso di Como ed EC-KJT (Inaer Aviation) de L’Aquila che, purtroppo, martedì 24 a Campo Felice (AQ) è stato oggetto di un’ulteriore tragedia che ha colpito l’Abruzzo in un momento già difficile. Nonostante non risultasse essere impegnato nelle operazioni di soccorso per l’emergenza neve al momento dell’impatto, è in realtà intervenuto nei giorni precedenti trasportando le prime due persone recuperate da Rigopiano all’aeroporto di Pescara. Venerdì sera è arrivato in supporto anche I-NOST (Air Green) del 118 Piemonte che si è reso protagonista il giorno successivo del trasporto notturno di altri superstiti.
I velivoli della Guardia di Finanza impegnati nell’emergenza sono stati gli AB412 VOLPE215 e 216 delle Sezioni Aree di Rimini e Pisa, l’AW139 VOLPE401 di Pratica di Mare che ha trasportato sul luogo del disastro le unità cinofile, l’NH500 VOLPE113 di Pescara e l’ATR-42MP.
La Polizia di Stato ha operato dal locale Reparto Volo con gli AB212 POLI46 di base, e POLI55 proveniente da Napoli, mentre i Carabinieri con AB412 FIAMMA19, 07, 22, 30 e A109 Nexus FIAMMA50, utilizzando la base dell’ex Corpo Forestale dello Stato di Pescara. In merito alla polemica degli elicotteri della Forestale fermi negli hangar, segnaliamo che mercoledì 25, e nei giorni a seguire, hanno operato due AB412 con i colori della Forestale come DRAGO118 e DRAGO119.
L’Esercito è stato impegnato del teramano, nell’aquilano e nella zona dell’ascolano con i CH47 per l’evacuazione di intere frazioni isolate, mentre sull’aeroporto di L’Aquila Preturo si sono rischierati una coppia di AB205 provenienti dal 4° Rgt Altair di Bolzano ed un NH90 della base di Viterbo. Su Pescara ha invece effettuato diversi scali per rifornimento un AB412 Grifon del 3° Rgt REOS di Viterbo.
L’Aeronautica Militare ha rischierato a Pescara nell’immediato due elicotteri HH139 del 15° Stormo, successivamente affiancati da un HH212 del 9° Stormo di Grazzanise (CE) ed infine, negli ultimi giorni, un ulteriore supporto è stato dato facendo operare il nuovo HH101 “Caesar” proveniente dalla base di Cervia (RA), rischierato presso il 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera. L’AgustaWestland HH101A è un elicottero triturbina di ultimissima generazione consegnato solamente nel 2015 all’Aeronautica Militare. Tra le molteplici attività che svolge c’è quella di Personnel Recovery, ovvero di recupero ed evacuazione del personale. La prima visita di un HH101 all’aeroporto di Pescara risale all’agosto 2016 durante una sessione di addestramento.